Tra presente e futuro: le 5 sfide che le PMI devono affrontare

La forza dell’economia del nostro Paese passa anche e soprattutto dalla stabilità delle piccole e medie imprese.

Le PMI, infatti, costituiscono l’ossatura dell’economia italiana che è composta proprio da piccole e medie realtà locali. Realtà che, anche in virtù della loro particolare struttura, si trovano ad affrontare sfide e criticità che costantemente ne mettono a dura prova la sopravvivenza.

5 criticità (e soluzioni) delle PMI

1-Innovazione tecnologica

Da sempre l’innovazione è uno dei cardini dello sviluppo di ogni realtà imprenditoriale che, se rimane ferma, rischia di perdere il confronto con altre realtà concorrenti. È quindi indispensabile pianificare degli investimenti con i quali integrare nuove tecnologie. Non solo in termini di macchinari, ma anche di soluzioni software che migliorino l’efficienza del lavoro quotidiano.

In questo senso un software gestionale personalizzato risulta una grande opportunità. Come approfondito su https://www.lineacomputer.net/ tutte le PMI possono beneficiare dei vantaggi e delle soluzioni tecnologiche di un software gestionale.

2-Aumento della concorrenza

Una sfida molto importante per le PMI è quella legata alla concorrenza. Sia quella leale di altre aziende che competono nel medesimo settore merceologico, sia quella sleale con realtà che svendono i prodotti e i servizi perché utilizzano materie prime scadenti o dinamiche aziendali non corrette. È necessario differenziarsi con un’offerta di prodotti e servizi più competitiva e un servizio clienti più efficiente.

3-La gestione dei dipendenti

Diverse ricerche e indagini confermano come il nostro Paese sia agli ultimi posti nelle classifiche di soddisfazione dei dipendenti delle imprese. Poca flessibilità negli orari, retribuzioni non in linea con il mercato, poche ambizioni di crescita, dinamiche tossiche; sono tanti i motivi per cui i dipendenti delle PMI non sono soddisfatti.

E la loro gestione è una sfida per gli imprenditori che sono sempre più consapevoli di come avere dipendenti soddisfatti renda di più e che ha un costo enorme sostituire continuamente i professionisti che, comprensibilmente, cercano posizioni più gratificanti in altre aziende.

4-Accesso ai capitali

Una delle difficoltà maggiori delle PMI è quella di accedere ai finanziamenti per supportare investimenti o superare indenni situazioni critiche.

Le cause di questa difficoltà sono tante ma spesso alla base manca una cultura finanziaria capace di prevedere un’efficiente gestione ordinaria dei capitali disponibili (compresi il rientro dei crediti da parte di chi non rispetta le scadenze dei pagamenti). Va quindi predisposta una gestione ordinaria più attenta che tenga conto di tutte le condizioni e le particolarità del proprio lavoro.

5-Visione imprenditoriale

Ciò che spesso manca alle PMI è la visione imprenditoriale, quella capace di guardare al futuro come un’opportunità e non come un insieme di insidie. Il successo di una PMI non passa solamente dallo svolgimento del lavoro quotidiano ma anche dalla costante ricerca di soluzione per ridurre i costi, ampliare il mercato, promuovere le proprie attività e trovare opportunità di crescita.

Più che nell’improvvisazione e nella pur legittima intuizione del singolo ciò di cui le PMI hanno bisogno è una consulenza strategica con la quale vagliare le possibilità e pianificare il futuro della propria azienda.

Le differenze tra i prodotti e-learning per la formazione aziendale: quali criteri considerare

Articolo scritto con la collaborazione di ILIAS LMS

Il mercato della formazione

Il mercato dei prodotti per la formazione aziendale è in costante evoluzione ed è sempre più essenziale per il successo delle imprese. La crescita e lo sviluppo dei dipendenti sono diventati una priorità per coloro che vogliono rimanere competitivi sul mercato. L’e-learning offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di crescita, come la flessibilità, l’accessibilità e la personalizzazione. Con questo excursus, esamineremo i criteri da considerare nella scelta del metodo formativo più adatto alle esigenze della tua impresa.

Criteri da valutare nella scelta del prodotto adatto alle specifiche esigenze dell’azienda

La scelta per la tua azienda dipende dalle esigenze specifiche dell’organizzazione. Uno dei fattori da considerare è la flessibilità del pacchetto. Alcune soluzioni offrono una gamma completa di opzioni di personalizzazione e di moduli formativi, mentre altre possono essere più restrittive.

Considera la compatibilità con i sistemi di apprendimento utilizzati dall’azienda. L’interfaccia deve essere facile da usare, intuitiva e accessibile da qualsiasi dispositivo. Un altro fattore importante da considerare è la reputazione del fornitore di servizi e-learning. Assicurati che offra un servizio affidabile e di alta qualità, con un’assistenza post-vendita di alto livello.

Fattori di remunerazione: confronto tra offerte pay-per-use e servizi di abbonamento

Un altro fattore cruciale da considerare è la remunerazione dell’attività di e-learning. Esistono diverse soluzioni tra cui scegliere, ma i due modelli principali sono pay-per-use e abbonamenti. Il modello pay-per-use è una soluzione che prevede di pagare solo per l’uso effettivo del prodotto, senza vincoli di abbonamento.

L’opzione di abbonamento offre un accesso illimitato a determinate piattaforme per un periodo stabilito. La scelta tra i due modelli dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda. Il pay-per-use può essere la soluzione migliore per le imprese che utilizzano il pacchetto solo occasionalmente, mentre l’abbonamento potrebbe essere una scelta migliore per quelle che utilizzano il sistema regolarmente.

Valutazione della qualità del contenuto: modelli di apprendimento e formati di fruizione

Oltre alla flessibilità, alla compatibilità e alla reputazione del fornitore, un altro criterio da considerare nella scelta del sistema formativo è la qualità del contenuto. La scelta del modello di apprendimento giusto è un fattore cruciale per garantire l’efficacia della formazione.

Il modello di apprendimento deve essere al passo con i tempi e basato sui principi pedagogici più moderni. La scelta del formato di fruizione è un altro aspetto importante. Il contenuto deve essere disponibile in una varietà di formati, compresi testi, audio e video. Inoltre, il contenuto deve essere disponibile in vari livelli di difficoltà e con un’opzione di avanzamento graduale.

Analisi delle funzionalità: optimal learning experience e smart learning analytics

La valutazione delle funzionalità è un altro criterio importante nella scelta del prodotto giusto per la tua azienda. La funzionalità di “optimal learning experience” è una caratteristica che può aiutare i dipendenti a raggiungere i loro obiettivi formativi in modo rapido ed efficace.

La funzionalità “smart learning analytics” consente di monitorare e analizzare il progresso degli studenti, individuando i punti di forza e le aree di miglioramento. Questi strumenti contribuiscono a creare un ambiente di apprendimento personalizzato e migliorare la produttività dei dipendenti.

Come trovare il pacchetto perfetto per la tua realtà

È necessario altresì valutare la flessibilità, la compatibilità, la reputazione del fornitore, i modelli di apprendimento, i formati di fruizione e le funzionalità disponibili. Con i criteri giusti, puoi trovare il prodotto perfetto per la tua impresa che offrirà numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di formazione. Valuta attentamente i costi e la flessibilità del modello di remunerazione, scegliendo la soluzione che meglio si adatta alle esigenze della tua società.

Certificazioni e prodotti di qualità: il valore delle aziende agricole biologiche

Articolo scritto con la collaborazione di Federico Pucci – Sistemi & Consulenze

Le aziende agricole biologiche sono sempre più attente alle attestazioni e ai prodotti di qualità, con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale. Analizzeremo le diverse certificazioni disponibili per le imprese agricole biologiche e i benefici che ne derivano.

La crescente importanza delle certificazioni nel settore agricolo

Negli ultimi anni, la richiesta di prodotti biologici e sostenibili è notevolmente aumentata. I consumatori sono sempre più interessati alla provenienza dei prodotti alimentari e alle pratiche agricole utilizzate nella produzione. In risposta a questa crescente domanda, le aziende agricole biologiche hanno riconosciuto l’importanza delle certificazioni per dimostrare il loro impegno nella produzione di prodotti di qualità e nel rispetto dell’ambiente.

Le certificazioni sono un mezzo per garantire che le aziende agricole rispettino specifici standard di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale. Attraverso di esse, le imprese possono dimostrare ai consumatori e ai professionisti del settore che i loro prodotti sono realizzati secondo determinati criteri e garanzie.

Le principali attestazioni per le aziende agricole biologiche

Le certificazioni disponibili per le aziende agricole biologiche sono numerose e variegate. Tra le più importanti e diffuse, possiamo citare:

Certificazione biologica

La biologica è una delle più conosciute e richieste nel settore agricolo. Essa garantisce che i prodotti siano stati coltivati e prodotti secondo le norme stabilite per l’agricoltura biologica, senza l’utilizzo di sostanze chimiche sintetiche, OGM e con un approccio rispettoso dell’ambiente e del benessere animale.

Global GAP (Good Agricultural Practice)

Questa attestazione è un sistema di standard volontari per la gestione sostenibile delle risorse naturali e la sicurezza alimentare. Le imprese agricole che ottengono la Global GAP devono soddisfare una serie di requisiti in materia di buone pratiche agricole, gestione ambientale, sicurezza dei lavoratori e benessere degli animali.

Certificazione ISO 22000

La ISO 22000 è uno standard internazionale per la gestione della sicurezza alimentare. Essa richiede che le aziende agricole implementino un sistema di gestione della sicurezza alimentare basato sui principi HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), al fine di identificare, prevenire e controllare i pericoli legati alla sicurezza alimentare.

Attestazioni regionali e nazionali

Oltre alle certificazioni internazionali, esistono numerosi certificati regionali e nazionali che le imprese agricole biologiche possono ottenere. Questi attestati sono spesso legati alle tradizioni e alle specificità locali, e possono contribuire a valorizzare i prodotti tipici di una determinata area geografica.

I benefici per le aziende agricole biologiche

L’ottenimento di certificazioni per le fattorie agricole biologiche comporta una serie di vantaggi, sia in termini di immagine che di opportunità di mercato.

Riconoscimento della qualità e della sostenibilità

Le attestazioni ottenute sono un modo per dimostrare ai consumatori e ai professionisti del settore l’impegno delle fattorie nella produzione di prodotti di qualità e nel rispetto dell’ambiente. Attraverso questo riconoscimento ufficiale, le imprese possono comunicare il valore aggiunto dei loro prodotti e differenziarsi dalla concorrenza.

Accesso a nuovi mercati e opportunità di business

Certi tipi di attestazioni possono facilitare l’accesso delle aziende agricole biologiche a nuovi mercati e segmenti di clientela. Ad esempio, alcune sono richieste per partecipare a fiere ed eventi dedicati ai prodotti biologici e sostenibili, o per accedere a canali di distribuzione specializzati. Inoltre, poter certificare la propria qualità, può essere un requisito per partecipare a bandi pubblici o per accedere a finanziamenti e incentivi.

Miglioramento delle pratiche aziendali e della gestione delle risorse

Il processo di certificazione richiede alle aziende agricole di adottare e mantenere specifiche pratiche e standard di qualità. Questo può portare a un miglioramento delle pratiche aziendali e della gestione delle risorse, con un impatto positivo sulla produttività e sulla sostenibilità dell’azienda.

Fidelizzazione dei clienti e creazione di un legame di fiducia

Le attestazioni ricevute a seguito del rispetto degli standard qualitativi richiesti possono contribuire a creare un legame di fiducia tra le aziende agricole biologiche e i loro clienti. I consumatori che cercano prodotti biologici e sostenibili sono spesso disposti a pagare un prezzo più alto per prodotti certificati, in quanto percepiscono un valore aggiunto in termini di qualità, sicurezza alimentare e rispetto dell’ambiente.

Magazzino per e – commerce in affitto: i fattori da considerare per sceglierlo correttamente

Se siete proprietari di un e – commerce avrete di certo fatto i conti con l’affitto del magazzino dove tenete lo stoccaggio della merce che vendete ai vostri clienti tramite il vostro sito web.

All’interno di questa breve guida scopriremo insieme alcuni punti che farete meglio a tenere in considerazione e a valutare per la scelta del vostro magazzino.

Per creare questa breve guida abbiamo chiesto aiuto agli agenti di Immobiliaresantaliberata.it, società immobiliare specializzata nell’affitto di capannoni e magazzini nella provincia di Como. Sul sito web appena citato potrete trovare moltissimi approfondimenti in merito agli standard di sicurezza di un magazzino, alla contrattualizzazione dell’affitto e avrete modo di mettervi in contatto con un consulente per l’affitto di un magazzino se la vostra sede si trova nella provincia di Como.

 

La scelta del magazzino per un e-commerce: i fattori da valutare

Iniziando con la nostra valutazione, il primo passaggio da tenere in considerazione è sicuramente il costo dell’affitto.

Sarebbe uno spreco di denaro pagare troppo un magazzino e scegliere il primo che visitiamo senza conoscere i prezzi di mercato di una determinata zona. Il consiglio che vi diamo è di visitare più location, sia tramite agenzia che privati, in modo da avere una panoramica chiara dei prezzi di una determinata zona.

Inoltre vi consigliamo di stimare nel dettaglio lo spazio di cui avrete bisogno: il prezzo di un magazzino varia in base alla sua dimensione. Sarebbe anche qui un grosso spreco affittare un magazzino enorme per poi sfruttarne solo la metà.

Altro elemento da tenere in considerazione è la sua conformazione: se siete proprietari di un e – commerce di piccole dimensioni potrete sfruttare il magazzino come vostro ufficio. Accertatevi se è presente un’area riscaldata con una buona connessione internet, in modo da ottimizzare i costi ed evitare il successivo affitto di un ufficio.

Lavorare nei pressi del magazzino vi permetterà di tenere sempre sotto controllo la giacenza, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti con i vostri clienti a causa della mancata disponibilità della merce che è stata già pagata online. Per un e – commerce con magazzino interno, la logistica può diventare un fattore di serio vantaggio nei confronti dei propri competitor.

Aspetti da non sottovalutare sono inoltre la posizione e l’efficienza energetica.

In merito alla posizione è fondamentale che sia in una zona facilmente accessibile per i corrieri a cui vi appoggiate per le spedizioni. Non sarebbe di certo una buona notizia sapere che il vostro fornitore di trasporto ritarda ritiri e consegne.

Abbiamo anche parlato di efficienza energetica. L’efficientamento energetico di un immobile permette di ottimizzare lo sfruttamento della corrente elettrica e del riscaldamento. Questo comporta in molti casi un grande risparmio di denaro sulle bollette e sappiamo tutti quanto sia importante in questo particolare momento storico, dove il costo dell’energia è in forte aumento.

Scegliere un immobile su cui sono stati fatti degli interventi di efficientamento energetico ci farà risparmiare molto denaro durante la vita della nostra impresa, anche se inizialmente i costi dell’affitto potrebbero essere maggiori.

Grazie a questi semplici consigli potrete così scegliere il magazzino migliore per la vostra attività, senza trascurare dettagli importanti e senza rischiare di sprecare denaro inutilmente.

Sanificazione o pulizia? Ecco come gestire le pulizie in ufficio

La pulizia è un fattore determinante per ogni spazio e ambiente, non solo oggi per la situazione in essere. Lavorare in un ufficio igienizzato e sanificato, significa aumentare la produttività ed essere fieri di dove si svolge la propria professione.

Tutti gli imprenditori sono chiamati a gestire al meglio le pulizie interne agli ambienti, affidando il compito ad esperti del settore con utilizzo di prodotti e macchinari all’avanguardia. Facciamo maggiore chiarezza?

È possibile avere un ufficio sanificato e pulito?

Pulire un ufficio e sanificarlo sono due azioni completamente differenti, ma comunque importanti. Le operazioni che devono essere svolte in un ufficio sono tantissime, al fine che si possa lavorare sempre in un ambiente piacevole – privo di germi e atto ad aumentare la produttività.

Forse non tutti lo sanno, ma secondo molte statistiche, i dipendenti che lavorano in un ambiente sano e pulito si trovano a loro agio nel svolgere il proprio lavoro. Non solo, i clienti si meraviglieranno della grande attenzione al dettaglio esattamente come i fornitori.

Una azienda pulita, attenta e che si preoccupa di una sanificazione periodica è sicuramente più piacevole agli occhi di tutti. Ovviamente, la sanificazione comporta una serie di operazioni, fondamentali e obbligatorie per legge per il mantenimento della salute dei collaboratori e buona qualità dell’aria.

Le pulizie in ufficio vengono svolte con l’aiuto di prodotti appositi (detergenti), iniziando dalla rimozione della polvere per poi passare alla pulizia delle superfici calpestabili e non. La sanificazione completa degli ambienti è regolata dalle indicazioni che sono contenute all’interno della circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020.

All’interno del documento viene spiegato come devono essere svolte le operazioni di sanificazione, per tutti gli ambienti dove sono presenti collaboratori interne e persone esterne.

Il Ministero della Salute, inoltre, consiglia di utilizzare dei prodotti che abbiano un contenuto pari allo 0,1% di ipoclorito di sodio (candeggina e acqua). Per le superfici delicate, invece, si potrà anche utilizzare l’alcol classico concentrato al 75%.

Se si parla di superfici che vengono continuamente toccate dalle persone (maniglie, servizi igienici, scrivanie, porte e così via dicendo), queste dovranno essere pulite e sanificate continuamente al fine di contrastare il passaggio dei germi.

Come si puliscono gli uffici in maniera corretta?

Come si può leggere sul blog.comac.it, le pulizie di un ufficio andrebbero sempre svolte da una azienda professionista. Uno staff qualificato userà non solo i prodotti corretti ma anche macchinari di ultima generazione, per lavare e asciugare i pavimenti con un solo passaggio.

Dall’aspirazione al lavaggio, ogni operazione deve essere svolta nella maniera corretta così da poter assicurare una pulizia perfetta in tutti gli ambienti dell’ufficio (con diversificazione dei prodotti da usare).

Il primo obiettivo è quello di valutare gli spazi, i turni di lavoro e predisporre un piano per le pulizie profonde. Si rimuove tutto lo sporco sulle parti visibili e poi si passa agli spazi non utilizzati. Ecco che le superfici sono pulite, l’aria e più salubre e le scrivanie sono prive di polvere e batteri.

I collaboratori interni non hanno tempo e metodo per pulire lo spazio utilizzato, per questo una azienda professionale potrà svolgere al meglio questo tipo di operazione.

La fresatrice meccanica : cos’è e come viene impiegata nell’industria

La fresatura è una lavorazione che viene eseguita con una macchina, denominata appunto fresatrice, dotata di frese, utensili taglienti a forma geometrica che ruotano per asportare il materiale dal pezzo in lavorazione, presente nella direzione dell’angolo con l’asse utensile. Le superfici di taglio sono generalmente costituite da un materiale duro e resistente alla temperatura come metalli o materie plastiche. Tuttavia, anche il legno può essere sottoposto a lavorazioni di fresatura. Ma cos’è esattamente una fresatrice e come viene impiegata nell’industria del metallo?

La fresatrice di precisione

La fresatrice è il macchinario utilizzato per eseguire i lavori di fresatura, ovvero il taglio di una superficie, generalmente metallica e plastica, effettuato attraverso la rotazione di un utensile dalla bordatura dentellata. Quando questo si muove, in qualsiasi direzione, erode il pezzo da modellare, dandogli la forma desiderata. Nel campo della meccanica di precisione, le fresatrici dispongono spesso di un sistema CNC, ovvero a controllo numerico, che consente il pieno controllo del dispositivo e di ottenere incisioni più dettagliate possibili. Tale tipo di lavorazione è molto adatto per forare o guidare pezzi molto piccoli, rimuovendo i trucioli.

Infatti, tramite la fresatura si rimuove il materiale, eseguendo tanti piccoli tagli singoli utilizzando una fresa dentellata, ruotandola ad alta velocità o facendola avanzare lentamente attraverso il materiale.

Il processo di fresatura si divide principalmente in due categorie: velocità e spianatura.

La velocità alla quale il pezzo passa attraverso la taglierina è chiamata avanzamento. Sebbene a volte venga utilizzata la distanza per giro o per dente dell’utensile, di solito viene misurata in distanza per tempo (millimetri/minuto).
Nella spianatura, l’azione di taglio si verifica principalmente agli angoli terminali dell’utensile. Questo processo può produrre superfici molto piatte. Nello specifico, nella fresatura frontale viene utilizzata per tagliare superfici piane (facce terminali) o cavità a fondo piatto. Nella fresatura periferica, l’azione di taglio avviene principalmente sulla circonferenza dell’utensile. Questo tipo di procedimento è adatto per tagliare in profondità, filettare e formare denti di ingranaggi.

 

Le frese

Nel processo di fresatura, possono essere impiegati diversi tipi di utensili da taglio. Per esempio, le frese a candela possono avere superfici di taglio su tutta la loro superficie terminale, in modo da penetrare a fondo nel pezzo in lavorazione.
Altre frese sono invece caratterizzate da superfici di taglio estese sui lati per consentire la lavorazione periferica del materiale. Quando quest’ultimo passa attraverso l’area di lavorazione, le lame raccolgono i trucioli di materiale a intervalli regolari.

La classificazione e l’orientamento delle fresatrici

Le macchine fresanti vengono principalmente classificate in base all’orientamento.
Le due configurazioni di base sono verticale e orizzontale, in base alla direzione del mandrino rotante su cui è montata la fresa. Tuttavia, esistono classificazioni alternative che fanno riferimento al metodo di controllo, dimensione, scopo e fonte di alimentazione.

Fresatrice verticale
In questa tipologia l’asse del mandrino è orientata verticalmente e trattiene le frese, che ruotano sul proprio asse. Il mandrino può essere generalmente abbassato (oppure il tavolo può essere sollevato, dando l’effetto di avvicinare o sprofondare nella lavorazione), consentendo tagli a candela o a tuffo e forature.
Esistono due sottocategorie di fresatrici verticali: il mulino a letto e il mulino a torretta.

Fresatrice orizzontale
In questo caso, invece, lo strumento da lavoro è montato su un mandrino orizzontale. Generalmente, le fresatrici orizzontali dispongono anche di una tavola rotante incorporata, che consente la fresatura a vari angoli. Questa caratteristica è chiamata tabella universale. Mentre le frese a candela, e gli altri tipi di utensili disponibili per la tipologia in verticale, possono essere utilizzati anche in quella orizzontale, il vero vantaggio di quest’ultima risiede nelle frese montate su albero, chiamate laterali e frontali. Queste sono caratterizzate da una sezione trasversale simile ad una sega circolare, ma sono generalmente più larghe e di diametro più piccolo. Poiché esse hanno un buon supporto dall’albero e hanno un’area della sezione trasversale maggiore rispetto a quella a candela, è possibile eseguire tagli piuttosto pesanti che consentono di rimuovere molto velocemente il materiale.
Questa tipologia è molto usata per fresare scanalature e fessure.
Alcuni macchinari di tipo orizzontale sono dotati di una presa di forza sul tavolo per essere sincronizzati con l’avanzamento della tavola.

Fresatrice universale
È un impianto con la possibilità di avere un mandrino orizzontale o uno verticale. Quest’ultimo a volte si trova su una torretta a due assi che consente di puntare il mandrino in qualsiasi direzione si desideri. Le due opzioni possono essere azionate indipendentemente oppure da un motore attraverso degli ingranaggi. In entrambi i casi, poiché il materiale da lavorare viene generalmente posizionato nello stesso punto per entrambi i tipi di operazione, il meccanismo per il metodo non utilizzato viene spostato.
Nelle macchine più piccole i ricambi possono essere sollevati, mentre le fresatrici di dimensioni maggiori sono dotate di un sistema per ritrarre le parti non in uso.

Alla base dell’industria del metallo

Con l’ausilio delle fresatrici si possono lavorare superfici di ogni tipo ed eseguire molteplici operazioni, realizzando diversi oggetti, dai più grandi e complessi fino a quelli più piccoli e precisi, come quelli riportati sul sito di AR Costruzioni Meccaniche, ww.arcostruzionimeccaniche.it, dove possiamo trovare immagini dettagliate di componenti realizzati tramite la fresatura di precisione.
Ad oggi, la fresatura è uno dei processi di produzione più diffusi nelle officine e nelle industrie meccaniche per la realizzazione di utensili e componenti di alta precisione di diverse forme e dimensioni.
Dal momento in cui le fresatrici sono entrare a far parte del mondo della meccanica, sono divenute uno strumento indispensabile, soprattutto a seguito dell’evoluzione dei sistemi industriali che oggi richiedono lavorazioni sempre più complesse e precise.  Grazie all’avvento del controllo numerico computerizzato, sviluppatosi negli anni ’60, le attrezzature si sono ancor più evolute, facendo sì che le fresatrici diventassero, assieme ai macchinari per la tornitura, l’elettroerosione e la rettifica dei metalli, gli strumenti per eccellenza delle lavorazioni meccaniche di precisione.

Presentazioni aziendali in video e Power Point

Sovente gli addetti alla comunicazione, amministratori delegati e addetti alle vendite hanno l’esigenza di mutare la presentazione della propria azienda in un video. Più che altro perché credono che i medesimi contenuti possano essere efficaci in ambedue i modi. Tanto più in un periodo post-pandemia durante il quale la promozione di aziende avviene in streaming e on line

Abbiamo la certezza che una sequenza concepita per essere osservata in Powerpoint sia efficace anche in un filmato?
In questo articolo, dedicato alla stesura dei contenuti e a come fare la presentazione di un’ azienda, i filmati non paiono rimpiazzabili in modo trasparente; pur impiegando strumenti facili da usare come Power Point e Keynote, che sono progettati per mostrare diapositive in serie, ma non video.

Un filmato aziendale rimane un video, una presentazione aziendale può recepire il contenuto del filmato, ma con le accortezze tipiche del video.

Presentazione di contenuti aziendali: come disporli?

Le presentazioni di un’azienda non devono risultare monotone. È palese sottolinearlo, anche se più volte è il principale rischio che si corre.
È opportuno fornire a chi spende tempo nell’ascolto, particolari contenuti, circostanze tangibili per non risultare poco attendibili.
È necessario utilizzare in maniera adeguata poche ma decisive citazioni (preferibilmente se collegate alla storia aziendale), raccontare episodi concreti, inquadrare dati fondati.

Alternare la presentazione dell’impresa – che sia creata in Power Point o meno è irrilevante, con contenuti visivi concreti è particolarmente inidcato per Webinair, video di istruzioni, tutorial, animazioni e video tecnici in 3d.
Forse risulta meno efficace per la presentazione del prodotto, dell’impresa, della rete di servizi, ma risulta adeguato a scopi di apprendimento e formazione.

Video aziendale e presentazione

Specialmente se si tratta di un filmato, nella presentazione d’impresa, i trenta secondi principali sono essenziali: è in quel lasso di tempo che si determina se si avrà successo oppure no.
È fondamentale far comprendere il principio che il contenuto sia stato creato con la consapevolezza derivante da una profonda e raffinata conoscenza della materia esposta.

Ancora un’evidente ovvietà: lo speech. Può esser trasmesso tramite video grafiche, o narrato da un talent, o ancora esposto da un attore nel filmato.
Ci sono pro e contro in ognuna delle 3 soluzioni. Il brano de leggere è ideale per social quali Facebook, poiché i filmati su questa piattaforma cominciano di default senza suono,
L’ approccio più interessante è affidarsi ad una voce fuori campo, a patto che aderisca emotivamente alla tematica. Ottimo spunto è quello di mescolare le due tattiche, informazione in forma grafica e voce.

Farlo esporre da un personaggio inquadrato risulta è attendibile, se la sequenza video è assegnata ad un soggetto con buone doti comunicative, esperto e interno all’impresa. Tuttavia sono doti difficili da trovare e sovente possono dimostrarsi un boomerang.
Nella creazione di filmati è di vitale importanza evidenziare i concetti comunicati con effetti acustici, suoni creati artificialmente, i quali, frequentemente in maniera subliminale, coadiuvano l’apprendimento e la comprensione.

Formati, dimensioni e orientamento

Si parla spesso di come postare filmati su Instagram, Facebook, o Youtube. In verticale o in orizzontale? Sono due tendenze e probabilmente trattasi di una domanda la cui risposta non è precisa. Il formato più diffuso, il più facile da gestire, migliorare e distribuire è quello orizzontale, ma è pur vero però che quello verticale ha ragion di esistere per lo più perché va di moda; e va di moda non per un capriccio ma perché facilmente adattabile al display dello smartphone.
I filmati in verticale si sono diffusi così tanto, che è diventato pressochè impossibile notarli quando passiamo in rassegna Instagram sotories, feed su Facebook e perfino Youtube. O quantomeno il lavoro che c’è dietro non viene preso in considerazione.
Poiché più della metà dei filmati totali vengono distribuiti su dispositivi mobili, è una decisione prudente quella di considerare di creare contenuti riservati proprio ai device portatili
In chiusura, che piaccia o no, i filmati verticali non scompariranno presto, quindi meglio saperli coordinare e fronteggiare le richieste della clientela anziché ignorarli.

Presentazioni aziendali in ambito internazionale

Stato, Regioni e Associazioni dispongono e promuovono ogni anno iniziative per aiutare a internazionalizzare le aziende e le industrie italiane. Tuttavia, se da una parte le proposte non mancano, dall’altra si stenta a farle decollare, soprattutto a causa di una burocrazia lenta e farraginosa che ostacola, più che semplificare, il percorso che conduce all’erogazione del tanto agognato voucher.

Dopo l’emergenza sanitaria: non più fiere nei bandi per l’ internazionalizzazione di impresa ?

I bandi che –  almeno nelle intenzioni – mirano ad allargare il raggio d’azione delle PMI italiane ai mercati esteri non mancano. Spesso, però, a una analisi meno superficiale, risulta come molti di questi si limitavano a incoraggiare la partecipazione delle aziende a fiere di settore, più che a offrire strumenti per porre in essere azioni più in linea coi tempi.
E ora? passata l’emergenza è facile prevedere che le manifestazioni fieristiche subiranno una battuta di arresto
Superare l’ approccio istituzionale e burocratico, fatto di bandi e lunghi tempi di attesa, aiuta a ricercare e percorrere altre strade, più tecnologiche ed efficienti, per promuovere la propria azienda. Non ultimo, soprattutto per le aziende manifatturiere e produttrici di macchinari, i video 3d e le animazioni tecniche

Uno dei modi più efficaci per promuovere la propria azienda passa per la produzione di video, non limitata alla realizzazione di un unico video “istituzionale”. Una presentazione aziendale efficiente è il prodotto di una strategia di comunicazione visiva ad ampio respiro, capace di abbracciare e sfruttare piattaforme come il canale su YouTube.
Il video è uno degli strumenti di marketing più performanti. Le metriche in tal senso sono eloquenti: un link collegato a un video converte più di qualsiasi campagna di mailing, per quanto mirata possa essere.

Presentazioni Aziendali per canali verticali

Uno studio di Vidyard, una famosa piattaforma di erogazione video dedicata proprio alle aziende, rileva che l’85% delle industrie aperte al mercato internazionale ritiene indispensabile la video presentazione e ne riconosce la centralità nelle proprie strategie di marketing.

L’Italia non ha ancora raggiunto il giusto grado di consapevolezza circa le potenzialità di un simile approccio. Basta vedere il canale Youtube aziendale di buona parte delle aziende italiane per rendersene conto: i video aziendali sovente non reggono il confronto con i diretti concorrenti esteri, presentando contenuti approssimativi e rivedibili persino dal punto di vista tecnico; ad esempio, non è raro imbattersi in presentazioni create con Powerpoint e poi trasformate in video.

Eppure, per colmare il divario con la concorrenza e presenziare in maniera sui canali digitali, che verosimilmente si sostituiranno alle fiere internazionali, non sarebbe necessario ricorrere a misure eclatanti, ma sarebbe sufficiente seguire le linee guida che erano già contenute nei bandi di internazionalizzazione, destinando così le giuste risorse alla produzione di presentazioni aziendali.
E’ ipotizzabile e lo sarà ancor di più in futuro, che in quei bandi verranno verosimilmente inserite voci di spesa non più da imputare solo alla presenza fisica in uno stand, ma alla presenza digitale riducendo così il divario tra quanto si spendeva prima in attività riferibile alla presenza fisica per destinare maggiori risorse ai contenuti.

Questo articolo si concentra sugli otto passaggi fondamentali e mostra come fare una presentazione aziendale, svelandone i punti più delicati e offrendo degli spunti per trasformare le criticità in opportunità.

Come localizzare le presentazioni aziendali

La localizzazione di un video aziendale è un procedimento difficoltoso e delicato. Adattare i contenuti visuali a lingue, culture e costumi diversi tra loro è una sfida impegnativa.
Ciò vale a maggior ragione per le presentazioni aziendali di natura tecnica le quali, affinché ci sia una perfetta sincronizzazione tra ciò che viene spiegato e ciò che viene mostrato, andranno rimontate in funzione della traccia audio.

Oltre alla lingua, è importante prendere in seria considerazione in fase di preproduzione anche le usanze e le abitudini, per quanto, soprattutto nelle presentazioni aziendali di tipo tecnico, rivestano un ruolo tutto sommato marginale, dal momento che in questi casi l’oggetto del filmato è un sistema, una macchina o un prodotto.

A seconda del contesto di utilizzo si dovranno localizzare le grafiche, per tutte quelle occasioni in cui i video non presentano il commento sonoro, oppure attivare i voice over multilingua, quando il video è destinato a piattaforme come YouTube.

Il consiglio è di non limitarsi alle lingue classiche, ma di includere anche quelle di paesi in cui la comprensione dell’inglese è poco diffusa. Cina, Giappone, Russia, Stati arabi, Polonia: sono tutte nazioni che rappresentano un bacino d’utenza dal potenziale immenso, che sarà opportuno sfruttare.